OMOTOSSICOLOGIA

L’omotossicologia è una disciplina nata negli anni ‘70 ad opera di Hans H. Reckeweg, sulla base dei precedenti studi di C. F. Samuel Hahnemann, padre dell’omeopatia.

Il principio di base è quello di aiutare l’organismo a mantenere un corretto equilibrio (omeostasi) tra la quantità di tossine che vi entrano in contatto (inquinanti, fumo, conservanti, coloranti, farmaci, prodotti chimici, metalli pesanti) o che vengono prodotte dal corpo stesso (prodotti di scarto del metabolismo) e la quantità che viene espulsa giornalmente attraverso intestino, fegato, polmoni, reni e pelle.

Un sovraccarico in entrata o un rallentamento, blocco o disfunzione in uscita provoca lo stazionamento delle tossine nella matrice extracellulare con riduzione dell’efficienza comunicativa tra le cellule. In questa situazione la matrice va incontro a infiammazioni periodiche di basso o alto grado per cercare di mobilitare ed eliminare le tossine. Se il carico in entrata o il rallentamento in uscita non vengono modificati, allora si può andare incontro a patologie sempre più impegnative fino al verificarsi di danni irreparabili dei tessuti.

L’omotossicologia si avvale di farmaci in cui il principio attivo è presente in dosi infinitesimali. Il Dott. Reckeweg ha sapientemente accostato le azioni di diverse sostanze a tale concentrazione e ha creato farmaci che agiscono in modo armonioso sull’organismo andando a potenziare le funzioni carenti e modulare quelle esorbitanti. Questa terapia non presenta effetti tossici.