MICROIMMUNOTERAPIA

Le scoperte in campo immunologico sono relativamente recenti. I primi studi sul meccanismo di difesa del nostro organismo furono incentrati sulla risposta a microrganismi e sulla possibile successiva immunizzazione (vaccini). Gli studi proseguiti nel XX secolo hanno dimostrato che il sistema immunitario non è solo deputato alla reazione contro batteri, virus o funghi, ma svolge una funzione di regolazione di tutto l’organismo. E’ composto da diversi tipi di cellule (Linfociti, Granulociti basofili, eosinofili, neutrofili o monociti/macrofagi) che sono presenti in tutti i tessuti e con cui è in grado di monitorare le funzioni dell’organismo. Il linguaggio con cui comunicano le cellule del sistema immunitario si avvale di molecole chiamate citochine, in grado di influenzare il funzionamento anche del sistema endocrino e del sistema nervoso. Schematicamente si può dire che il sistema immunitario oscilli continuamente tra due tipi di risposta: la Th1 – utile nell’affrontare le infezioni e nel contrastare l’insorgenza di tumori – e la Th2 – coinvolta nella risposta agli allergeni e nei meccanismi di tolleranza. Lo squilibrio eccessivo e duraturo nel tempo di una o l’altra risposta immunitaria può portare alla malattia.

La valutazione del pannello linfocitario grazie ad un semplice prelievo del sangue risulta spesso uno strumento fondamentale per comprendere la natura della patologia in corso e approntare una adeguata terapia di supporto.

La microimmunoterapia o Low Dose Medicine (LDM) si avvale dell’uso di citochine a concentrazione fisiologica per modulare la reattività del sistema immunitario e ristabilirne l’equilibrio e la dinamicità.

Grande attenzione, inoltre, è stata data alle alterazioni da pregresse infezioni da virus erpetici, che tendono a rimanere quiescenti nel tessuto anche per lungo tempo e a tornare attivi quando vi è un indebolimento della risposta Th1. La riattivazione si può manifestare clinicamente con sintomi aspecifici, dolore, esaurimento fisico, o come insorgenza di malattia autoimmune o tumorale. Le preparazioni a concentrazioni infinitesimali della microimmunoterapia contengono citochine modulatorie e Acidi Nucleici Specifici e possono essere usate efficacemente come coadiuvanti nei casi di infezione acuta o cronica.

Le patologie virali acute che possono trovare giovamento dall’uso della microimmunoterapia sono:

  • Mononucleosi infettiva
  • Infezioni da Herpes simplex
  • Infezioni da Herpes Zoster
  • Infezioni da Papillomavirus (condilomi, verruche)
  • Infezioni da Citomegalovirus
  • Toxoplasmosi

Trovano inoltre beneficio da queste terapie:

  • Quadri clinici associati a riattivazione virale
  • Quadri clinici associati a stress psico-fisici

La Microimmunoterapia si è dimostrata di supporto se associata alle normali terapie anche in caso di patologie cronico degenerative (autoimmuni, epatopatie croniche, patologie demielinizzanti, cancro). È fondamentale in questi casi l’ausilio del pannello linfocitario.